Ho aperto questo blog perché mi è stato richiesto: era un
compito!
Ma vorrei che le motivazioni non si fermassero qui. Questo è
il primo passo per un progetto più ampio che dovrebbe portarmi a gestire nuovi strumenti da applicare nel mio lavoro.
Non è stato facile per me
( e a volta è ancora difficoltoso) coniugare il mondo della parola
d’inchiostro con quello della parola informatica, per arrivare a quello della
parola virtuale. Sono ancora legata al profumo della carta stampata e al
fruscio delle pagine di un libro. Ma mi piace imparare ancor più che insegnare
e non mi sono sottratta al “nuovo che avanza”.
Chi, come me, proviene dal “vecchio mondo”, fatto di brutte
copie, sbianchetti ed evidenziatori, ha indubbiamente un vantaggio rispetto ai
cosiddetti “nativi digitali”: ha potuto scegliere. Noi abbiamo conosciuto e
provato entrambi i mondi e questo ci dà la possibilità di mantenere ciò che
funziona e sostituire ciò che non va più bene. Abbiamo mantenuto la capacità di
decidere, perchè possiamo fare dei
paragoni, perché noi abbiamo un “prima” e un “dopo”.
Fatico perciò a capire chi non sapendo riconoscere il
vantaggio di una posizione privilegiata, ha scelto di erigere un muro che lo
difendesse dall’ingresso della tecnologia nella didattica. Quasi ci fosse
bisogno di un “cordone sanitario” per
preservare il lavoro dell’insegnante da chissà quali virus….
La tecnologia è uno strumento (in senso lato) e come tale
assume il significato che ciascuno di noi le dà, assume l’importanza che
decidiamo di regalarle. Aprire alla tecnologia non è subire un progresso
invasivo, ma riappropriarci del diritto
di scegliere cosa usare e quando.
(E questo non vale solo per noi insegnanti: la necessità di sapere per scegliere coinvolge sempre più anche i genitori...
(E questo non vale solo per noi insegnanti: la necessità di sapere per scegliere coinvolge sempre più anche i genitori...
E qui
torniamo al punto di partenza: posso scegliere solo se conosco le opzioni che
mi vengono offerte. Ecco l’importanza, per chi insegna, di imparare.
Ma non è
quello che chiediamo ai nostri alunni?
Condivido quasi interamente quello che dici. Però accidenti! il touchscreen del tablet mi ha fatta impazzire per diverse ore prima di abituarmici :D
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