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pino

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giovedì 18 luglio 2013

LA LIM MIGLIORA LA DIDATTICA...PER GLI INSEGNANTI!

Sono sempre stata un'entusiasta della Lim, fin dal giorno in cui la nostra scuola ne comprò una e, malgrado le mie scarse competenze tecnologiche, l'ho usata da subito, attraversando tutte le "fasi" del suo utilizzo: dapprima come "grande schermo", poi per far vedere lavori che duravano cinque minuti e che io impiegavo giorni a realizzare, infine come strumento interattivo.
Tre anni fa poi ho avuto la fortuna di finire in una classe in cui c'era una LIM e la connessione a internet, e questo mi ha permesso di farla diventare uno strumento quotidiano: non il mezzo magico o il premio per la classe, ma una lavagna comodissima e normalissima, pur con tutte le sue meraviglie.
Gli alunni della mia classe sono stati abituati dalla prima alla terza ad interagire con la LIM e perciò penso di poter esprimere qualche considerazione in proposito.

In tutti questi anni mi sono posta una domanda: gli alunni traggono un beneficio reale? Studiano meglio o di più? Imparano meglio o di più?
Provo a rispondere guardando sia i risultati di tipo valutabile, che gli atteggiamenti, le sensazioni, le sfumature, insomma anche tutte quelle altre cose che un insegnante valuta lo stesso.
I voti, i risultati eccellenti o scarsi, le difficoltà, sono rimaste le stesse. Io mi sono trovata davanti ciò che ogni docente si trova davanti da sempre: alunni appassionati (pochi) e alunni da motivare (molti), alunni con buon, o scarse capacità, alunni facilmente coinvolgibili e alunni perennemente in un universo parallelo,.... In cosa mi ha aiutato l'uso della LIM? credo in nulla.
 
     Molte situazioni non sono riuscita a cambiarle, o ci sono riuscita poco: ma questo succedeva anche prima. E credo sempre succederà. Perchè nei problemi di un ragazzino (qualsiasi essi siano) intervengono dinamiche che non dipendono solo da me: situazioni pregresse, l'ambiente famigliare, le componenti di personalità... Spesso poi i ragazzi che incontrano difficoltà, non hanno il successo scolastico come primo obiettivo...
Infine ci sono quelli "bravi", quelli che raggiungono alti livelli di conoscenza e di competenza oppure che, pur senza ottenere grandi risultati, si appassionano, si mettono in gioco, sono disponibili all'ascolto e alla collaborazione: per loro la LIM ha fatto la differenza? Sinceramente, penso di no.
Confrontandomi con qualche collega, avevo creduto di capire quale fosse il problema: usavo la LIM in modo troppo "frontale", avrei dovuto cambiare il modo di porre gli argomenti per riuscire a far partecipare più attivamente gli allievi. Così ho fatto. Ho addirittura fatto installare il software sui computer del laboratorio di informatica in modo che i ragazzi potessero preparare dei lavori da proporre in classe....
Mi sono scontrata però con due grandi ostacoli: il tempo (quante ore per far lavorare gli alunni nel laboratorio potevo sottrarre alle lezioni più tradizionali? E' pur sempre "scuola dell'obbligo" e a dodici anni non si recupera a casa, da soli, quello che non s'è fatto a scuola...) e l'impossibilità di poter lavorare a casa (quante volte mi sentivo chiedere "Ma prof., posso farlo anch'io a casa?").

Forse la domanda che mi vado ponendo non è quella giusta. O, più semplicemente, devo arrendermi all'evidenza e dopo aver risposto negativamente a ciò che mi son chiesta prima, devo farmene un'altra: a chi serve la LIM?
A me.
E non è una risposta riduttiva. 
Ho vissuto l'uso della LIM come uno stimolo continuo ad imparare, a sperimentare e a coinvolgere. Riesco a a proporre gli argomenti in modo sicuramente più chiaro, più interessante e più approfondito e allora è questa la "marcia in più": la voglia, la passione, l'entusiasmo che col passare degli anni non si spengono e che un docente deve far "respirare" ai suoi alunni. E' ambizioso, lo so, ma il mio desiderio più grande sarebbe sentir dire un giorno ad un mio ex-alunno "Non mi ricordo granchè della prima guerra d'indipendenza....ma quanto mi appassionava andare a scuola!".

(detto tra noi: la prima parte della frase già si avvera...)

8 commenti:

  1. Interessante questa conclusione: in fin dei conti è a me che serve. Sembra riduttiva ma forse non lo è, effettivamente.

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  2. Sí...io ho sempre pensato che se una cosa fa star bene me, poi stanno bene tutti quelli con cui mi rapporto!

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  3. Ho passato gli ultimi due anni scolastici con la LIM (quarta e quinta primaria) e non avevo mai pensato alla conclusione della collega, ma a pensarci bene è proprio così. Sono stato talmente entusiasta dal primo momento che ho avuto l'attrezzo in classe che è aumentata la voglia di lavorare, trasmessa anche ai bambini.

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  4. Io non sono un insegnante, ma un informatico. Forse è per questo che non mi stupisco affatto ed anzi: ritengo che questo dovrebbe essere proprio l'atteggiamento corretto e generalizzato!
    L'informatica è nata come strumento per semplificare il lavoro nelle sue parti più noiose, ripetitive ed "a rischio d'errore" e poi è divenuta un mezzo per "amplificare" certe potenzialità di ciascuno. Come ho avuto modo di dire altrove, da quando è divenuta il media di massa per antonomasia, si assiste al progressivo aumento del suo ruolo trainante e dello svilupparsi di una immaginifica idea secondo la quale potrebbe rappresentare il rimedio se non a tutti i mali, almeno ad una buona parte. Si pensio alla politica (partecipazione, referendum e voti elettronici, sondacci...) oppure alla robotica. La scuola non è esente ed anzi: proprio in questa fase aumenta a dismisura la pressione sociale verso una rivoluzione dei paradigmi incentrata non sulla didattica e l'apprendimento, ma sulle potenzialità (tutte da dimostrare in questo settore!) della tecnologia.
    Ben venga dunque che ci sia chi "rimette la tecnologia nel ruolo che le spetta", quello di facilitatore ed amplificatore di potenzialità. E dunque la LIM (ed il resto) sia vista come una lavagna moooooolto più comoda e mooooolto più potente: spaventerà meno e - forse - metterà meno a rischio i bambini di crescere in un mondo dove hanno tutta l'informazione a disposizione ma non sanno che farsene!

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  5. In altri post ho visto criticare l'uso della lim come proiettore. Per me, che insegno "arte", finora ha fatto comodo proprio per questo: la uso per moltiplicare le immagini insegnando gli aspetti storici della disciplina, con "google immagini" se collegata o con una penna usb. Per questo è utile, perché gli esempi sui libri sono sempre troppo pochi.
    La funzione "lim" vera e propria l'ho trovata troppo lenta e "legnosa". A me interessa che i ragazzi capiscano concetti spaziali e geometrici in modo il più possibile intuitivo, che abbia un valore d'uso... e per questo ho elaborato una tecnica di disegno alla lavagna veloce, che possa andare insieme alla parola, ma con la lim ci metto una vita. Faccio meglio con la lavagna di ardesia. Le insegnanti di matematica ne sono entusiaste, ma loro, probabilmente, di solito hanno difficoltà a disegnare...

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  6. Sono contenta di sapere che molti condividono il mio punto di vista: confesso che mi sentivo un po' provocatoria mentre scrivevo il post... Invece mi fa piacere constatare che siamo già usciti dalla fase dell' "innamoramento" e ci stiamo avviando verso un rapporto d'amore tecnologico serio e maturo! La Lim, come tutto il resto, rimano uno strumento e ciascuno di noi deve piegarlo alle proprie esigenze. Certo, mi viene anche da dire che se peró mi rifiuto di imparare ad usarlo....

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  7. Grazie per l'onestà, Marina, che è sempre un grande stimolo.
    Ecco la mia esperienza: due classi nel medesimo liceo. Tre anni di sperimentazione, in contemporanea (gli anni del triennio, ovvero la conclusione del ciclo).
    Due consigli di classe molto diversi. Due COMPUTER molto diversi: entrambi molto lenti, ma uno dei due aveva un deciso bisogno di assistenza tecnica. Nessun tecnico informatico a scuola... Nessun intervento.
    Nella classe con problemi: LIM usata sempre come proiettore.
    Nell'altra classe: LIM usata nove volte su dieci come proiettore.
    Domanda su questionario rivolto agli studenti e rigorosamente anonimo: Da 1 a 10 (1 minimo, 10 massimo), quanto ha contribuito la LIM a rendere il tuo percorso scolastico più UTILE dal punto di vista della ASSIMILAZIONE delle discipline?"
    La media della classe più fortunata: 8,5.
    La media della classe con problemi tecnici: non riportabile, e unita a commenti sarcastici a margine...
    Altra domanda interessante: "Da 1 a 10, quanto ha contribuito la LIM a rendere il percorso più ACCATTIVANTE?
    Media della classe più fortunata: 7.
    Ultima domanda: "Pensi che questi tre anni di scuola sarebbero stati diversi se la LIM fosse stata in un'altra classe?" 17 sì, 1 no.

    Osservazioni: con i ragazzi grandi, è più importante avere un proiettore in classe che assicurarsi le funzioni della LIM. L'importante è "abbattere" le mura dell'aula e aprirla al mondo. Trovo poi molto interessante che l'utilità sia stata valutata più della piacevolezza. Segno che gli effetti "luci e suoni" non hanno prevalso.

    Le scuole sono realtà complesse, dove le variabili sono tante. In questo caso la variabile tecnica è stata devastante. Dopo di quella, però, c'è la "variabile docenti". Ogni percorso scolastico naturalmente risente degli atteggiamenti del Consiglio di classe intero - è un'ovvietà, ma non mi stanco mai di ripeterlo.

    Per me è stato un gran divertimento. Per gli studenti io sono diventata... "quella fissata" ;)

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  8. non avevo mai pensato di "testare" l'uso della LIM attraverso un questionario...e potrebbe essere un'idea!
    C'è da dire, che quando lavori con ragazzini più piccoli le variabili sono un po' diverse... Spesso faccio fatica a trovare il giusto equilibrio tra una richiesta di autonomia da parte loro e l'esigenza di "vigilare" altrimenti non fanno nulla!

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